La Candida Albicans è un fungo (o micete) che fa parte del microbiota umano e vive abitualmente e senza creare disturbi (è una specie saprofita) in zone del corpo quali il cavo orale, il tratto gastrointestinale e la vagina, dove svolge un ruolo rilevante nella digestione degli zuccheri mediante un processo di fermentazione.

In alcune circostanze favorevoli alla sua proliferazione, questo fungo diventa patogeno causando infezione, irritazione delle mucose e provocando i disturbi conosciuti come candidosi:

  • candidosi orale o “mughetto”
  • candidosi intestinale
  • candidosi uro-genitale o vaginale o “candida”

Quali sono i fattori scatenanti delle candidosi?
Il passaggio dalla colonizzazione latente e asintomatica ad una infezione sintomatica (la candidosi in questo caso) è favorito dai seguenti fattori predisponenti:

  • le cure a base di antibiotici che modificano l’equilibrio della flora batterica naturale (il microbiota) e lasciano il posto per lo sviluppo di specie patogene (batteri e/o funghi).
  • tutte le cause di indebolimento delle difese immunitarie : l’assunzione di cortisonici e farmaci chemioterapici, malattie debilitanti come HIV, leucemia, trapianti di organi, anemia, un forte stress psico-fisico, l’abuso di alcool e tabagismo.
  • l’iperglicemia (il diabete non trattato): la presenza di zuccheri favorisce lo sviluppo e l’azione patogena di questi funghi.
  • un’errata alimentazione che provoca disturbi intestinali (stipsi o diarrea).

…. E in particolare, per la candidosi vaginale ….

In particolare nel caso della candidosi vaginale (candida), altre situazioni e alcune abitudini nello stile di vita possono essere ritenute responsabili dello scatenarsi dell’infezione da candida:

  • l’assunzione di contraccettivi orali: in effetti, alti livelli di estrogeni favoriscono la crescita di candida
  • una gravidanza: un aumento dei livelli di estrogeni, un’alterazione della flora batterica vaginale e un abbassamento delle difese immunitarie aumentano il rischio di infezioni vaginali e di candida
  • l’abitudine di indossare dei pantaloni e/o degli indumenti troppo stretti
  • l’utilizzo di biancheria intima in materiale sintetico
  • una pulizia e un’igiene intima non effettuate correttamente
  • l’uso di detergenti intimi troppo aggressivi che perturbano la flora vaginale naturale, naturalmente leggermente acida (per la presenza dei lattobacilli, flora vaginale naturale che protegge le pareti da infezioni).

Quali sono i sintomi della candida?

I sintomi caratteristici della candidosi vaginale sono molto fastidiosi e consistono in:

  • Perdite biancastre inodori o con odore di lievito, aventi una consistenza simile al latte cagliato o “ricotta”
  • Infiammazione con rossore, bruciore e/o prurito vaginale
  • Bruciore durante la minzione e/o durante i rapporti sessuali
  • Disuria (difficoltà, irregolarità e dolore nell’emissione di urina) occasionale

Perchè si possono osservare, in modo alternato, cistiti batteriche e periodi di candidosi vaginale? 

In certe donne, un’infezione da candida vaginale appare sistematicamente in concomitanza o dopo un episodio di cistite o vice versa. Quale potrebbe essere la ragione di una correlazione tra questi due disturbi ?

Natura infettiva della cistite e della candida:

La prima connessione è la natura infettiva di queste patologie: la cistite e la candida sono tutte due causate da microorganismi e questo giustifica le cause e i fattori scatenanti comuni e la loro eventuale concomitanza.

In effetti, in entrambi casi, la salute della flora naturale (il microbiota) vaginale e intestinale rappresenta un fattore essenziale. Tutti i fattori che influenzano l’equilibrio della normale flora batterica vaginale o intestinale formata da microorganismi “buoni”, possono essere responsabili dello sviluppo incontrollato di funghi o di batteri patogeni o di entrambi. Nella vagina esiste una microflora specifica, composta da diversi tipi di microorganismi in reciproco equilibrio. Nella donna fertile, in particolare, la vagina è un ambiente leggermente acido, ricco di microrganismi buoni, i lattobacilli, che la proteggono dalle infezioni. 

Uso di antibiotici:

L’uso ricorrente e qualche volta non giustificato, di antibiotici per trattare una cistite ha un’importanza maggiore. In effetti, l’uso della terapia antibiotica ha per effetto di combattere il batterio patogeno che provoca l’infezione urinaria, ma uccide anche altri microrganismi e l’equilibrio del microbiota vaginale (anche quello orale e intestinale) viene alterato. La candida naturalmente presente nella vagina in quantità controllata, non essendo sensibile agli antibiotici (perché è un fungo e non un batterio), ne approfitta per proliferare in maniera incontrollata provocando candidosi vaginale qualche giorno dopo.  In questi casi,  la candidosi si è manifestata per causa delle ricorrenti cistiti batteriche e dell’uso di terapie antibiotiche. Può anche succedere che, dopo ripetute terapie antibiotiche superate apparentemente senza effetti collaterali, all’improvviso e in concomitanza di un piccolo abbassamento delle difese immunitarie (un’influenza, un periodo di stress…) si manifesti un episodio di candida.

E’ possibile che la candida favorisca la comparsa di cistite?

La candidosi intestinale dovuta a una proliferazione incontrollata di candida a livello intestinale può essere causa di infezioni urinarie. I sintomi tipici riscontrati in caso di candidosi intestinale sono : 

  • il rallentamento dei processi digestivi
  • il gonfiore addominale e meteorismo
  • il dolore e crampi intestinali
  • un’alternanza di periodi caratterizzati da costipazione e periodi caratterizzati da diarrea
  • una perdita di peso corporeo.

In caso di candidosi intestinale, Il fungo candida è in grado di migrare dall’intestino alla vagina, per via diretta da contaminazione esterna oppure per permeazione in caso di intestino poroso, provocando candida vaginale. 

Inoltre, la presenza eccessiva di candida nell’intestino, è causa di disbiosi e dunque di infiammazione che provoca un aumento della permeabilità intestinale, causa frequente di infezione urinarie. Quindi la candidosi intestinale, che spesso ha tra le sue manifestazioni la candidosi vaginale, rappresenta un fattore che favorisce la comparsa di frequenti infezioni urinarie e in particolare di cistite.

Come evitare l’insorgere di questi disturbi fastidiosi?

Alimentazione:
Come l’abbiamo visto, l’intestino svolge un ruolo importante, sia per sostenere il sistema immunitario che per creare un ambiente nel quale il microbiota intestinale sano si moltiplichi evitando di lasciare il posto a batteri o funghi patogeni. Disturbi intestinali (diarrea o di stitichezza) spesso sono seguiti dall’insorgenza di candida o di cistite.

Quindi è bene curare l’alimentazione evitando i cibi che possono aumentare lo stato infiammatorio seguendo poche regole importanti:

  • ridurre gli zuccheri raffinati ed i carboidrati semplici, come pane bianco e pasta bianca : i funghi (come la candida) e i batteri patogeni li usano per crescere.
  • aumentare l’assunzione di frutta e verdura fresca, ricchi di vitamine, minerali e nutrienti che rinforzano il sistema immunitario, in particolare le verdure a foglie verdi (spinaci, cavolo, broccoli)
  • ridurre l’assunzione di cibi lievitati come formaggio, alcol, pane lievitato, birra
  • aumentare l’assunzione di semi di tutti i tipi, ricchi di sostanze nutritive
  • assumere fermenti lattici che rinforzano la flora batterica intestinale naturale

Igiene intima:

L’igiene è un fattore preponderante nell’evitare questi disturbi e nel trattarli quando sono presenti. E’ importante :

  • lavare gli indumenti intimi e salviette da bagno ad alte temperature per disattivare i microrganismi patogeni
  • evitare l’uso di saponi aggressivi per l’igiene intima, perché disturbano l’equilibrio naturale del microbiota vaginale.

Riduzione dell’uso di antibiotici e assunzione di integratori alimentari naturali per trattare la cistite:

In caso di cistite acuta (non complicata) è molto utile sostituire l’uso frequente di antibiotici con l’assunzione di integratori alimentari a base di sostanze naturali con efficacia dimostrata. In questo modo, si evita di distruggere i microbiota intestinale e vaginale e si elimina una causa importante di cistite ricorrente e di candida vaginale.

In oltre, per evitare l’insorgere di cistite in donne soggette a recidive, l’assunzione di questi prodotti naturali per un periodo prolungato (6 mesi ad un anno) come azione preventiva, permette di sradicare i batteri patogeni, spesso E. Coli, che hanno formato delle colonie protette da film polisaccaridi (biofilm) extra- o intracellulari e che non risentono in modo efficace dei trattamenti antibiotici. 

La soluzione nutraceutica alla cistite

Cistinyx compresse è un integratore alimentare coadiuvante nei trattamenti dei disturbi a carico delle vie urinarie (IVU – Infezioni Vie Urinarie – prevalentemente causate da Escherichia Coli e S. Aureus ma anche Gardnerella vaginalis, Prevotella, Peptostreptococcus e altri): candidosi, vulvodinia, uretrite, prostatite, batteriuria, vaginosi batterica e in particolare della cistite nelle sue diverse forme: cistite batterica, cistite post-coitale, cistite interstiziale, cistite ricorrente, cistite in peri-menopausa e post-menopausa, cistite da stipsi, cistite recidivante.

La composizione sinergica degli ingredienti che lo compongono permette di ottenere una ottimizzazione della sua efficacia per il benessere delle vie urinarie. La sinergia si sviluppa tramite l’azione combinata di N-Acetilcisteina, che favorisce il disgregamento del biofilm protettivo di cui si rivestono i batteri (E. Coli e S. Aureus ), del D-Mannosio e delle PAC del Mirtillo Rosso (proantocianidine) che si legano alle “adesine“ dei batteri impedendo che si attacchino ai tessuti e favorendone la fuoriuscita tramite lo svuotamento della vescica, all’azione antisettica dell’Uva Ursina e all’azione lenitiva della Malva.

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