Boswellia
Descrizione
La Boswellia (Boswellia serrata Roxb. della famiglia Burseraceae – famiglia degli alberi a incenso) è un albero di taglia modesta che cresce nelle regioni asciutte e montuose dell’India, del Nord Africa e in Medio Oriente. La pianta è riconoscibile per i suoi grandi rami, le foglie caduche nella stagione calda e i piccoli fiori bianco-giallastri. La pianta di Boswellia produce in tutti i suoi tessuti, una oleoresina non allergenica, che viene estratta in particolare dalla sua corteccia aromatica. L’oleoresina di Boswellia viene filtrata per separare l’olio essenziale dalla gommoresina, chiamata anche incenso indiano. La resina di Boswellia serrata, ricca di sostanza attive, è utilizzata dalla medicina ayurvedica da vari secoli come antinfiammatorio naturale.
Proprietà e benefici
Nei trattati di medicina tradizionale olistica indiana, la resina di Boswellia serrata viene consigliata per guarire innumerevoli disturbi: dolori articolari, disturbi digestivi, patologie respiratorie, problemi cutanei… Anche la medicina tradizionale cinese la usa per alleviare i dolori reumatici e mestruali. Sulla base di queste note virtù terapeutiche, la resina di Boswellia ha suscitato grande interesse nella comunità scientifica che ha potuto identificare i suoi principi attivi principali. Sono stati individuati, un gruppo di composti, degli acidi terpenici (monoterpeni, diterpeni, triterpeni, acidi tetraciclici triterpenici e acidi pentaciclici triterpenici), chiamati gli acidi della boswellia che hanno dimostrato una potente attività antinfiammatoria. Studi più recenti hanno permesso di individuare la struttura di 4 acidi boswellici, di cui l’acetil-11-keto-β-boswellico, chiamato anche AKBA, che si è rivelato essere il componente maggiormente attivo e che fa della Boswellia serrata il più potente antinfiammatorio naturale.
Principi attivi e componenti principali
acidi triterpenici pentaciclici (acidi boswellici di cui:
- acido β- boswellico
- l’acido cheto-β-boswellico
- l’acido acetil-11-cheto-β-boswellico
- l’acido 3-oxo- tirucallico
Meccanismo d’azione
Le virtù terapeutiche della Boswellia serrata sono state confermate da diversi studi e attribuite all’attività degli acidi boswellici e principalmente a quella dell’AKBA (acido acetil-11-keto-β-boswellico), che svolgono una potente azione antinfiammatoria e analgesica su patologie infiammatorie del sistema osteoarticolare, in particolare quelli associati ad artrite, artrosi e poliartrite reumatoide. Questa azione si manifesta con una riduzione efficace dei dolori articolari, del gonfiore locale, e il miglioramento della motilità delle articolazioni sofferenti. Gli estratti attualmente disponibili sono titolati in ac. boswellici con percentuali comprese tra il 35 e il 65%, e quelli più attivi sono quelli con la più alta titolazione in AKBA. E’ stato evidenziato che l’acido 11-cheto-beta-boswellico (AKBA) agisce inibendo selettivamente l’attività pro-infiammatoria di un enzima, la 5-lipossigenasi (5-LOX), impedendo con ciò la sintesi dei leucotrieni, sostanze coinvolte nelle reazioni asmatiche, allergiche ed infiammatorie. Inoltre, gli acidi boswellici sono in grado di bloccare la migrazione di un tipo specifico di globuli bianchi (i granulociti neutrofili) verso il sito dell’infiammazione, e in questo modo di inibire la produzione da parte di essi di una enzima, l’elastasi leucocitaria. Questa enzima proteolitica che viene rilasciata durante il processo di infiammazione per coadiuvare la distruzione di cellule estranee è responsabile della distruzione del collagene nel sito infiammato; mancando l’elastasi, si conserva l’integrità del collagene e si evita il deterioramento delle strutture articolari (cartilagini, legamenti, tendini) con una globale prevenzione della degenerazione articolare.
altri benefici
La Boswellia si è rivelata utile anche in altre patologie chroniche come l’asma bronchiale e la colite ulcerosa.
Studi clinici
La Boswellia ha attirato molto l’attenzione della communità medica, in quanto si pensa abbia le stesse proprietà antinfiammatorie dei farmaci di prescrizione, ma senza gli spiacevoli effetti collaterali connessi al loro utilizzo. Una ricerca condotta in India ha scoperto che un estratto di Boswellia è più utile, meno tossico e più potente per i disturbi reumatici rispetto a farmaci standard come l’indometacina, il fenilbutazone o l’acido acetilsalicilico. Gli acidi boswellici sopprimono la proliferazione dei tessuti rinvenuti nelle zone infiammate e impediscono la rottura del tessuto connittivo con lo stesso meccanismo d’azione dei gruppi non-steroidei dei farmaci anti-artrite, senza l’apparizione degli effetti collaterali molto comuni come i disturbi gastrici e l’attività ulcerogena di questi farmaci. In effetti, il meccanismo di azione attraverso il blocco della cascata dei leucotrieni, a differenza del blocco delle prostaglandine, meccanismo usato dai FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) fa si che l’azione della Boswellia non sia gastrolesiva e possa essere protratta per lungo tempo. I farmaci antinfiammatori agiscono bloccando la produzione delle prostaglandine, sostanze responsabili del dolore e dell’infiammazione; ma, poiché le prostaglandine hanno anche una funzione positiva, come la secrezione del muco gastrico che protegge la mucosa dello stomaco, l’azione antinfiammatoria dei FANS si accompagna ad una fastidiosa e marcata gastrolesività (gastrite, ulcera). Questi effetti collaterali importanti non avvengono per gli acidi boswellici che non agiscono sulla sintesi delle prostaglandine. Sembra inoltre che la Boswellia serrata possieda una azione anti-ulcera protettiva.
Riferimenti
- L’informatore Farmaceutico, Guida alle piante fitoterapiche
- Singh G.B. et al. Pharmacology of an extract of salai guggal ex-Boswellia serrata, a new non-steroidal anti-inflammatory agent. Agents Actions 18, 407-412, 1986.
- Ammon HP. Modulation of the immune system by Boswellia serrata extracts and boswellic acids. Phytomedicine. 2010 Sep;17(11):862-7.
- Umar S. et al, Boswellia serrata extract attenuates inflammatory mediators and oxidative stress in collagen induced arthritis, Phytomedicine, 2014
- Kimmathar, N. et al, Efficacy and tollerability of Boswellia serrata extract in treatment of osteoarthritis of knee – a randomized double blind placebo controlled trial. Phytomedicine, 2003
- Karlapudi V, et al. A Placebo-Controlled Double-Blind Study Demonstrates the Clinical Efficacy of a Novel Herbal Formulation for Relieving Joint Discomfort in Human Subjects with Osteoarthritis of Knee. J Med Food. 2018 Apr 30.
interazioni farmacologiche e effetti collaterali
Interazioni farmacologiche
la Boswellia consente di ridurre la somministrazione dei farmaci antinfiammatori FANS e cortisonici: questa è un meccanismo di interazione positiva, cioè un potenziamento sinergico dell’effetto antinfiammatorio dei farmaci, peraltro senza gastrolesività.
Effetti collaterali e controindicazioni
Nella maggior parte dei casi, l’integrazione di Boswellia serrata è ben tollerata dall’organismo. Tuttavia, sono stati riscontrati rari casi di reazioni cutanee e disturbi digestivi. Per evitare effetti collaterali, è fondamentale seguire il dosaggio degli integratori alimentari.
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