Vitamina K2 menachinone-7
Descrizione
La Vitamina K2 o K2-Menachinone (la cui sigla è K2-MK7) appartiene al gruppo delle vitamine K, famiglia di nutrienti liposolubili scoperti nel 1935 per la sua azione coagulante (la sigla K viene dalla parola Koagulation). La Vitamina K2 viene assorbita da l’organismo con l’assunzione di alimenti di origine animale (uova, latte e derivati ottenuti da animali nutriti con erba) e di specifici alimenti fermentati, quali in particolare la soia fermentata (Natto) e alcuni formaggi. Viene successivamente immagazzinata, ma solo in piccole quantità, in certi tessuti del corpo. Se ne ritrova nelle ghiandole salivari, nel pancreas, nel cervello e nello sterno. Il consumo di carne proveniente da animali nutriti con erba porta ad un’adeguata assunzione di vitamina K2 – mentre la nutrizione degli animali con mangime a base di cereali ha contribuito a sradicare la vitamina K2 dalle nostre diete. La vitamina K2 viene anche prodotta fisiologicamente dai batteri simbionti normalmente presenti nella nostra flora intestinale, come quelli appartenenti al genere Escherichia (come E. coli), a partire dalla vitamina K1 contenuta e fornita all’organismo dai vegetali a foglia verde, dai kiwi e dagli oli vegetali. In caso di disbiosi intestinale (alterazione della flora intestinale), stato sempre più frequente, la produzione di vitamina K2 nell’intestino può essere ridotta. La Vitamina K2 (K2-MK7), grazie alla sua struttura chimica viene considerata come la forma maggiormente bioattiva della vitamina K per la sua alta liposolubilità e la sua permanenza più lunga nel plasma.
Proprietà e benefici
La vitamina K2 attiva una serie di speciali proteine che mobilizzano il calcio: promuove l’osteocalcina che attira il calcio nelle ossa e nei denti e attiva anche un’altra proteina chiamata MPG (Matrix GLA Protein) la quale mobilizza il calcio dai tessuti molli e dalle arterie, luoghi dove questo importante minerale può risultare dannoso. Promuovendo la fissazione del calcio nelle ossa agisce in termini di prevenzione delle patologie legate alla salute delle ossa, migliora la densità ossea (osteoporosi) e riduce il rischio di fratture. La vitamina K2 agisce anche stimolando la calcificazione del tessuto cartilagineo e rinforzando la struttura degli anelli intervertebrali risultando utile pertanto nell’artrosi degenerativa in generale e nella spondiloartrosi in particolare. Parallelamente, attivando la rimozione del calcio dai tessuti molli e dalle arterie, impedisce il suo deposito nelle pareti arteriose che, unito alle placche di colesterolo, favorisce la formazione della placca aterosclerotica, il maggiore fattore di rischio per infarto e ictus. La calcificazione arteriosa è una delle più importanti cause di ipertensione sistolica senile, legata principalmente alla diminuita elasticità dei vasi. Anche le vene varicose possono essere di molto peggiorate da una calcificazione legata alla carenza di vitamina K2. Alcuni studi scientifici hanno verificato che la vitamina K2 ha una potente azione antinfiammatoria (riduzione di PGE2, COX2, IL-6) e può essere molto utile in patologie quali l’artrite reumatoide e la sclerosi multipla. Inoltre,dati recenti indicherebbero che il deficit relativo di vitamina K è associato con maggiori picchi glicemici postprandiali e la supplementazione con vitamina K2 migliora il diabete II.
Principi attivi e componenti principali
- Vitamina K2 o Menachinone-7 (K2-MK7)
Meccanismo d’azione
Molte persone assumono integratori di calcio e vitamina D con lo scopo di aiutare la calcificazione delle ossa, ma il calcio in eccesso, se non utilizzato, tende a depositarsi nei tessuti molli, comprese le arterie, dove contribuisce a formare la placca aterosclerotica. La vitamina K2 ha la capacità di dirigere il calcio togliendolo dai tessuti molli per convogliarlo nelle ossa. La vitamina K2 agisce attivando delle proteine specifiche, K-dipendenti, che senza la sua attivazione non riescono a svolgere la loro attività biologica. Queste proteine mobilizzano il calcio e lo spostano dalle arterie alle ossa e ai denti. In effetti, nel 1980, si è scoperto che la vitamina K2 è necessaria per attivare una proteina, l’osteocalcina, che si trova nel midollo, conferendo alla forma attivata la capacità di legare il calcio. Questa azione della vitamina K2 avviene in sinergia con la vitamina D che ha la capacità di stimolare la sintesi della proteine osteocalcina nell’organismo. Inoltre, la vitamina K2 attiva anche una altra proteina chiamata MGP, che è un inibitore molto forte di calcificazione. La proteine GMP si accumula nei tessuti calcificati dei tessuti molli e svolge un ruolo di inibizione sulla calcificazione mobilizzando il calcio dalle arterie, luoghi dove questo importante minerale può risultare dannoso, verso le ossa e i denti. L’azione benefica dimostrata sulla prevenzione della calcificazione vasale della vitamina K sembra esplicarsi tramite l’attivazione di questa proteina. La vitamina K2 risulta molto importante soprattutto in coloro che hanno una carente attività fisica e nei soggetti che assumono alte dosi di vitamina D a scopo terapeutico con assorbimento di grosse quantità di calcio.
Studi clinici
Il Rotterdam Study è stato il primo a dimostrare che un’assunzione quotidiana di Vitamina K2, superiore a 32 mcg, riduce il rischio sia di calcificazioni arteriose, che di morte cardiovascolare, di ben il 50%, senza avere effetti collaterali. Diversi studi giapponesi hanno dimostrato che la vitamina K2 inverte completamente la perdita di tessuto osseo e, in alcuni casi addirittura aumenta la massa ossea nelle persone con osteoporosi. Le prove di sette studi giapponesi indicano che l’assunzione di vitamina K2 produce una riduzione del 60% delle fratture vertebrali e una riduzione dell’80% di quelle dell’anca e di altre fratture non-vertebrali. Ricercatori dei Paesi Bassi hanno dimostrato che la vitamina K2 è tre volte più efficace della vitamina K1 nella formazione di osteocalcina. Uno studio effettuato su donne in postmenopausa in buona salute (n = 244) avendo ricevuto per 3 anni capsule placebo o Vitamina K2 Menachinone-7 (MK-7) (180 µg /giorno) ha mostrato che l’assunzione di MK-7 ha migliorato significativamente la forza ossea e ha ridotto il declino osseo correlato all’età, concludendo che i supplementi di MK-7 possono aiutare le donne in postmenopausa a prevenire l’osteoporosa. In un altro studio, si sono mostrati gli effetti positivi dell’ assunzione di vitamina K2 sulla morbilità e mortalità cardiovascolare. La supplementazione di tale vitamina, nell’animale da esperimento, ha permesso di ridurre in 6 settimane del 50% le calcificazioni aterosclerotiche. Il meccanismo di azione è quello dell’attivazione di una specifica proteina (MGP) che rimuove gli accumuli di calcio dalle arterie e da altri tessuti molli. In un studio in cui 16.000 persone sono state seguite per 10 anni, i ricercatori hanno osservato che ogni dose supplementare di 10 mcg di K2 nella dieta, ha permesso una riduzione del 9% del rischio di malattia coronarica, mentre la vitamina K1 non ha ottenuto gli stessi i risultati.
Riferimenti
- Eur J Nutr. December 2004;43(6):325-335 Arch. Intern. Med. 2006, 166:1256-1261 Blood. Apr. 2007; 109 (8):3279-83 Beulens JW, et al., High dietary menaquinone intake is associated with reduced coronary calcification, Atherosclerosis. 2009 Apr;203(2):48 Palmer CR, et al. Quantifying dietary vitamin K and its link to cardiovascular health: a narrative review. 2020 Apr 30;11(4):2826-2837 Flore R, et al., Something more to say about calcium homeostasis: the role of vitamin K2 in vascular calcification and osteoporosis., Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2013 Sep;17(18) Iwamoto J. Nutrients. Vitamin K₂ therapy for postmenopausal osteoporosis. 2014 May 16;6(5)
interazioni farmacologiche e effetti collaterali
Utilizzare solo previa consultazione medica durante l’assunzione di anticoagulanti.
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